UDINESE, 7 febbraio 2010

Dopo i disordini pre-partita che hanno messo in forse lo svolgimento della gara, al Friuli si gioca, e si assiste pure a un match corretto e spettacolare. Alla fine l'Udinese supera il Napoli 3-1, dopo un primo tempo finito in parità ma ricco di occasioni da gol e una ripresa invece avara di spunti ma coronata da due gol a tempo scaduto che hanno decretato la vittoria friulana. I bianconeri tornano dunque alla vittoria all'ottavo tentativo, mentre Mazzarri inciampa nella prima sconfitta, con De Sanctis che per due minuti non eguaglia il record di imbattibilità che fu di Zoff. E il Napoli si ferma dopo 15 risultati utili consecutivi, stoppato da una tripletta di Di Natale che può rivelarsi decisiva nella corsa alla salvezza.

Botta risposta Di Natale-Maggio - De Biasi affida a Pepe-Floro Flores-Di Natale le velleità di rimonta in classifica (al via i friulani sono quart'ultimi in classifica con un solo punto di margine sulla zona retrocessione), Mazzarri risponde schierando l'ex Quagliarella al fianco di Denis e davanti ad Hamsik. Ma protagonisti del primo tempo saranno anche i portieri, De Sanctis in particolare. Parte forte infatti l'Udinese, come a voler mettere le cose in chiaro. E infatti dopo 7 minuti è già in vantaggio: Maggio abbraccia Asamoah in area, Damato concede un generoso rigore. Di Natale, finora infallibile, va sul dischetto e batte di destro. Ma De Sanctis non tradisce la sua fama, parando il terzo penalty consecutivo. Stavolta però non basta: Di Natale, sempre di destro, è pronto al tap in vincente e l'Udinese allunga. E' ancora incontro ravvicinato fra i due al 14', col portiere che anticipa l'attaccante in uscita bassa. Al 21' il Napoli recupera: Hamisk trova Denis, Handanovic respinge il suo destro, ma non quello successivo di Maggio, che si fa perdonare l'ingenuità sul rigore e realizza l'1-1. I padroni di casa non ci stanno: Inler chiama De Sanctis a un intervento decisivo, poi Floro Flores sbaglia da distanza ravvicinata ma il suo tiro fuori bersaglio diventa assist per Pepe: ancora De Sanctis con un colpo di reni recupera la posizione e respinge. Ma anche il Napoli c'è, e seppur giocando a ritmi più bassi rispetto ai friulani, quando arriva dalle parti di Handanovic riesce puntualmente a farsi pericoloso. Così il portiere di casa dice di no ad Hamsik, prima che, dall'altra parte, De Sanctis sia ancora decisivo su Di Natale. Al 44' un'azione destinata a lasciare il segno sulla gara: su un invito di Denis Quagliarella di testa colpisce la traversa poi Maggio cade su un leggero contatto con Isla: Damato vedequello che non c'è, una simulazione del giocatore del Napoli, lo ammonisce per simulazione e, tratttandosi del secondo giallo, lo espelle, non vedendo quello che invece c'è, il fallo su Maggio. A nulla valgono le proteste della squadra di Mazzarri, con il direttore sportivo Bigon espulso durante l'intervallo.

Di Natale show — Nella ripresa parte più risoluto il Napoli, che colleziona anche un paio di calci d'angolo. L'Udinese dà subito l'impressione di aver perso un po' di smalto e di incisività rispetto alla prima frazione, ma la gara resta equilibrata e incerta. Il ritmo si abbassa, ma non la determinazione delle due squadre, che macinano gioco offensivo alla ricerca del raddoppio. L'Udinese però pare non aver la lucidità per approfittare della superiorità numerica, mentre il Napoli, per nulla rinunciatario, non ha la forza d'urto per superare Lukovic e C. Così non succede più nulla di mirabolante fino al 44', quando Pazienza colpisce di destro la base del palo alla sinistra di Handanovic. Ma il Di Natale show comincia solo ora: al 46' raccoglie una corta respinta di Pazienza e con un sinistro in girata supera De Sanctis, poi, al 48', firma il 3-1 finale con un destro in corsa in azione di contropiede. E l'Udinese torna a sperare. (Livia Taglioli - www.gazzetta.it)