19 Agosto 2010 - Andata |
NAPOLI - Elfsborg 1-0 |
Reti:46' p.t. Lavezzi |
NAPOLI: (3-4-2-1): De Sanctis; Grava, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza (17' s.t. Cavani), Gargano, Dossena (38' s.t. Zuniga); Hamsik (32' s.t. Blasi), Lavezzi; Quagliarella. (Iezzo, Santacroce, Campagnaro, Maiello). All. Mazzarri |
Elfsborg : (4-2-3-1): Christiansen; Klarstrom, Lucic, Jonnson, Floren; Mobaeck, Svensson; Larsson (25' s.t. Jawo), Ishizaki (44' p.t. Ericsson), Keene (42' s.t. Karlsson); Avdic. (Covic, Wikstrom, Nordkark, Kurbekovic). All. Haglund. |
Ammoniti: Jonnson (E), Floren (E), Pazienza (N), Aronica (N) per gioco falloso. |
Note: Spettatori 35.200 |
Arbitro: Kakos (Grecia). |
NAPOLI, 19 agosto 2010 - Sarebbe bastato un altro gol per rendere perfetta la partita del Napoli. Tutto ha funzionato a meraviglia nell'esordio stagionale in Europa League contro gli svedesi dell'Elfsborg: vittoria, gran gioco, squadra già in forma. Tutto tranne l'incisività sotto porta: il Napoli ha sprecato tanto, tantissimo, troppo, e si è dovuto accontentare dell'1-0, risultato che sta stretto ai partenopei, vista la gran mole di gioco creata, e che rende meno tranquilla la trasferta di giovedì prossimo sul campo sintetico di Boras, dove l'Elfsborg non perde da 19 partite. Napoli straripante - Alla vigilia Mazzarri temeva la migliore condizione fisica degli svedesi, che hanno già giocato 19 partite in campionato. Ma bastano pochi minuti a capire che il Napoli si è presentato pronto a puntino per il primo impegno ufficiale e ha una freschezza atletica superiore agli ospiti. I partenopei straripano fin dai primi minuti: Dossena e Lavezzi si trovano a meraviglia sulla sinistra, Hamsik domina a destra e Quagliarella in mezzo ha gioco facile contro i lenti difensori centrali dell'Elfsborg. Al 10' la prima grande occasione per il Napoli: cross da destra di Hamsik sul secondo palo, Dossena arriva in corsa e calcia di destro, con la palla che scavalca di poco la traversa. Per i primi dieci minuti c'è solo una squadra in campo, ma al 12' gli svedesi si affacciano per la prima volta dalle parti di De Sanctis: Ishizaki ha spazio e calcia da fuori, il portiere partenopeo respinge. Due minuti dopo gran numero fa spellare le mani ai suoi tifosi: palla scodellata al centro e gran rovesciata dell'attaccante, ma la conclusione è centrale e Christiansen blocca. Gli unici due brividi per il Napoli arrivano poco prima del 20': prima Keene impegna De Sanctis con un rasoterra da fuori area, poi Floren affonda sulla sinistra e mette al centro un rasoterra per Avdic, che da due passi si mangia un gol già fatto. Dopo lo scampato pericolo, è solo Napoli: sinistro da fuori di Hamsik forte e centrale bloccato da Christiansen (21'); sinistro di Gargano dalla lunga distanza, palla respinta dal portiere, riprende Maggio che da buona posizione spara alto (22'); calcio di punizione di Quagliarella dai 25 metri respinto con i pugni da Christiansen (28'); carambola in area e conclusione alta di Maggio da distanza ravvicinata (42'). Nel finale di primo tempo Ishizaki si stira e l'allenatore Haglund è costretto a sostituirlo con Ericsson. L'ultima emozione, la più grande, arriva nel minuto di recupero, quando il Napoli centra il meritato gol scacciapensieri: lancio di Cannavaro da metà campo, Lavezzi sorprende la disattenta difesa dell'Elfsborg scattando sul filo del fuorigioco e, solo davanti al portiere, lo dribbla e deposita in rete.
Risultato stretto - Ritmo altissimo anche in avvio di ripresa. Il Napoli tenta subito il colpo del k.o. con un paio di occasioni per Dossena e Lavezzi, ma l'Elfsborg va vicino all'incredibile pareggio al 5' con un velenoso sinistro a incrociare di Larsson, respinto da De Sanctis. Lavezzi incontenibile al 16': affonda da sinistra, si accentra e conclude in porta, palla di poco a lato. In vista della gara di ritorno al Napoli l'1-0 sta stretto, Mazzarri decide di rischiare: fuori Pazienza e dentro Cavani, che si piazza con Hamsik e Lavezzi alle spalle di Quagliarella. Le potenzialità del Napoli si vedono al 26': Lavezzi affonda sulla destra, Quagliarella con un movimento si porta via due difensori, s'inserisce Cavani che sul cross dell'argentino tocca di piatto ma la palla è di poco a lato. La stanchezza comincia a farsi sentire e Mazzarri corre ai ripari irrobustendo il centrocampo, con Blasi al posto di Hamsik. Il Napoli ci prova fino all'ultimo minuto, invano: le statistiche finali parlano di 30 tiri in porta, dei quali 14 nello specchio. Averne concretizzato solo uno è davvero uno spreco. (gazzetta-it - Omar Carelli)
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26 Agosto 2010 -Ritorno |
Elfsborg - NAPOLI 0-2 |
Reti: 28' Cavani, 38' Cavani |
Elfsborg: (4-2-3-1):Covic, Klarstrom (70' Karlsson), Andersson (66' Wikstrom), Lucic, Floren, Mobaek, Svensson, Larsson, Ericsson, Keene (76' Jawo), Avdic. A disp. Wulff, Rennie, Hult, Nordmark. All. Hoglund. |
NAPOLI: (3-4-1-2): De Sanctis, Grava, Cannavaro, Aronica, Maggio (55' Zuniga), Gargano, Pazienza, Dossena, Hamsik (64' Blasi), Lavezzi (73' Campagnaro), Cavani. A disp: Iezzo, Santacroce, Maiello, Quagliarella. All. Mazzarri |
Ammoniti Larsson, Lavezzi |
Note: Presenti circa 1.000 tifosi giunti da Napoli. |
Arbitro: Ennymi (FRA) |
BORAS, 26 agosto - Elfsborg-Napoli passa quasi in secondo piano, dopo la notizia-bomba della probabile partenza di Quagliarella, destinazione Juventus. Eppure la partita in Svezia vale oro, vale il passaggio ai gironi di Europa League, solo sfiorati dagli azzurri due anni orsono con Edy Reja in panchina. 'Quagliarella non si tocca' gridano furiosi i circa mille tifosi azzurri giunti in Scandinavia, che contestano De Laurentiis. La partita è resa più difficile dal sintetico, bagnato fino a poco prima del fischio iniziale, e da una temperatura tutt'altro che estiva. Quagliarella non scende in campo, è tra le riserve, ma il Napoli, dopo un inizio un po' timido, passa lo stesso. Lo fa con Cavani, abile a concludere in rete due volte nel corso della prima frazione. L'uruguaiano, dato in panchina alla vigilia, mostra subito di essere abilissimo in zona gol, e di essere perfettamente a suo agio in un gioco, quello di Mazzarri, che molto concede a un giocatore con le sue caratteristiche. Il Napoli chiude la partita con disinvoltura, forte della netta superiorità tecnica su una squadra davvero modesta, che poteva già essere fuori dopo la gara dell'andata. Nel finale Mazzarri fa respirare Maggio, Hamsik e Lavezzi in vista di Firenze.Ora tutta l'attenzione è alla vicenda Quagliarella. Si attendono sviluppi. Tutta Napoli è in trepidazione pe Masaniello.
PARTENZA SVEDESE Nei primi minuti il Napoli appare in difficoltà, e non poco. Il campo bagnato e la temperatura bassa sembrano far presagire novanta minuti di autentica sofferenza. L'Elfsborg parte con entusiasmo, con la speranza di fare il colpaccio, e sembra poter dominare il gioco. I quasi 15 mila della Boras Arena gridano, cantano, incitano i propri beniamini, ma i tifosi azzurri non mancano, e provano a spronare Lavezzi e compagni. Al 13' brivido per gli uomini di Mazzarri: Mobaek sfiora il gol con un bel tiro che però non supera De Sanctis. Gli svedesi insistono, il Napoli non riesce a costruire. CI PENSA CAVANI Qualcosa prova a combinare Lavezzi, ma prima Covic salva, poi il Pocho spara alto. Al 28' la svolta: palla persa dai padroni di casa,Maggio vede Gargano che subito serve Cavani, tiro preciso e palla in rete per il vantaggio azzurro.
CAVANI BIS È la svolta che cambia la partita, perché il Napoli a questo punto può giocare con invidiabile calma, pronto a colpire ancora. E così avviene. Al 38’ splendido assist di Hamsik che pesca Cavani, l’uruguaiano di testa infila per la seconda volta Covic. La ripresa si chiude con l’ammonizione a Lavezzi per gioco scorretto. RI
PRESA Col Napoli tranquillo, e l’Elfsborg costretto a segnare addirittura 4 gol per qualificarsi, inizia la ripresa, che subito regala emozioni. Al 3’ De Sanctis si supera su tiro a colpo sicuro di Ericsson dal limite, poi sulla conseguente azione d’angolo gran contropiede di Lavezzi che arriva fino al portiere che gli chiude lo specchio sul tiro indirizzato sul primo palo.CONTROLLO NAPOLI Gli azzurri non rischiano, Mazzarri lancia Zuniga e Blasi per Maggio e Hamsik. Sulle poche azioni degli svedesi De Sanctis mostra una sicurezza da grande portiere, sia in uscita che tra i pali. Persino Gargano sfiora il gol con un bel tiro salvato con fatica da Covic. Anche Haglund mischia le carte, ma cambia poco.Il Napoli controlla la partita, Cavani si permette di sbagliare il tris dopo aver saltato il portiere, Mazzarri alla fine si siede, consapevole di aver superato il turno. Il primo passo della stagione è compiuto, adesso comincia veramente il difficile, a cominciare da domenica sera, contro la Fiorentina, a Firenze . (Alessandro Demartis)
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