Data |
Incontro |
Finale |
1° t. |
Marcatori |
15-01-14 |
NAPOLI - Atalanta |
3 - 1 |
1 - 1 |
13' pt De Luca, 15' pt Callejon, 27' st Insigne, 35' st Callejon |
NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Britos, Reveillere; Inler, Radosevic; Insigne, Pandev (15' st Hamsik ), Callejón (84' Bariti); Zapata. (26' st Higuain). (Reina, Colombo, Uvini, Fernandez, Dzemaili, Armero, Mertens). All. Benitez ATALANTA (4-5-1): Polito; Nica, Yepes, Benalouane, Del Grosso; Giorgi (39' st Cigarini), Baselli (31' st Stendardo), Cazzola, Kone; De Luca (17' st Marilungo), Livaja. (Frezzolini, Brivio, Lucchini, Migliaccio, Bonaventura, Moralez, Brienza). All. Colantuono. Arbitro: De Marco Note: spettatori 40.000 circa. Ammoniti Benalouane, Cazzola, Albiol, Livaja. Espulso Yepes al 31'st per somma di ammonizioni. Angoli 3-2 per il Napoli. Recupero: 2' pt, 2' st. |
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NAPOLI, 15 gennaio 2014 Coppa Italia, Napoli-Atalanta 3-1: gol di De Luca, doppio Callejon e Insigne. Espulso Yepes. Al S. Paolo proteste vibranti dell'Atalanta sul 2-1 di Insigne, che però è regolare: in avvio De Luca, poi capolavori dello spagnolo. Il Napoli cala i pezzi da novanta e prosegue il cammino in Coppa Italia, battendo l'Atalanta 3-1. Benitez nella ripresa butta dentro Hamsik (bentornato) e Higuain: subito dopo arriva il gol del 2-1. Che fa infuriare l'Atalanta (espulso Yepes per proteste, ma Colantuono nel dopo gara ammetterà che la rete è buona): giocata di Del Grosso, che si gira di spalle alzando il braccio per invocare il (netto) fuorigioco di Higuain. Ma le nuove regole dicono, tra l'altro: finché il Pipita non riceve palla, il suo fuorigioco è virtuale. Tanto più che Higuain in questo caso non fa nulla per disturbare il terzino avversario. Quindi gol regolare di Insigne, liberato dalla giocata involontaria di Del Grosso. Che se avesse fatto sfilare il pallone, sarebbe stato premiato dalla bandierina dell'assistente. E' l'episodio chiave, con Callejon che nel finale mette il timbro con la doppietta personale a una serata da campione quale lo spagnolo è. ATALANTA COMPATTA Colantuono, nonostante le molte riserve schierate, se la gioca con molti ragazzi motivati. Livaja è l'unica punta, con Giorgi e De Luca esterni offensivi che ripiegano e ripartono. Il gol arriva così, dopo 14': recupero palla di Benalouane, lancio in profondità per Livaja. Troppo passivo Albiol, cross del croato per De Luca che segna un facile 1-0. Dopo 1' ci vuole la classe di Callejon per rimettere le cose a posto. Il suo gol è una perla: destro al volo di lieve esterno sul cross da sinistra di Reveillere e palla nell'angolo più lontano. Una meraviglia. Non cambia la partita, con l'Atalanta che lascia solo Livaja davanti alla linea della palla e un Napoli con pochi slanci. Duvan Zapata stecca, Pandev è abulico, Insigne va a sprazzi. Si va al riposo sull1-1, dopo il brivido di Britos che rischia l'autogol sul break Atalanta. EPISODIO CHIAVE Nella ripresa sale la pressione del Napoli. L'Atalanta fa più fatica a ripartire, con centrocampisti, Baselli a parte, più bravi a interdire che a costruire. Dopo 15' fuori Pandev, c'è Hamsik: poi, dopo la traversa di Insigne su punizione, l'ingresso di Higuain e l'episodio chiave. Per il Napoli ora c'è il quarto di finale con la Lazio, in una competizione che sale di livello e inizia a far gola a molti. Per un Napoli già fuori dalla Champions e virtualmente anche dalla lotta scudetto, un ripiego molto stuzzicante. Come l'Europa League. |
Data |
Incontro |
Finale |
1° t. |
Marcatori |
29-01-14 |
NAPOLI - Lazio |
1 - 0 |
0 - 0 |
37' st. Huguain |
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Fernandez, Reveillere; Inler, Jorginho (dal 45' s.t. Dzemaili); Callejon, Hamsik (dal 31' s.t. Pandev), Insigne (dal 23' s.t. Mertens); Higuain. (Rafael, Colombo, Uvini, Cannavaro, Bariti, Radosevic, Zapata). All. Benitez.
ATALANTA (4-5-1): Berisha; Ciani, Novaretti, Dias (dal 27' s.t. Biava); Konko (dal 34' p.t. Cavanda), Onazi (dal 1' s.t. Gonzalez), Ledesma, Lulic; F. Anderson, Keita; Perea. (Marchetti, Strakosha, Biglia, Hernanes, Pereirinha, Canam, Freitas, Candreva). All. Reja. Arbitro: Banti di Livorno NAPOLI, 29 gennaio 2014 Il Napoli stende la Lazio. Semifinale con la Roma. Finisce 1-0 al San Paolo, decide un gol di Higuain all'82. Palo di Jorginho al 42'. Ora la squadra di Benitez si giocherà l'accesso alla finale in una doppia sfida con i giallorossi . Non ci saranno tre derby in otto giorni, nessuna vendetta dopo il 26 maggio. L'accesso alla finale di Coppa Italia se lo giocheranno Napoli e Roma, in una doppia sfida all'Olimpico e al San Paolo che si preannuncia spettacolare. Le stesse due squadre che inseguono la Juve in campionato. La gara secca ai quarti di finale al San Paolo contro la Lazio, finita 1-0, l'ha decisa Higuain con un gol all'82' non proprio stilisticamente bellissimo. Deviazione sottoporta su tiro di Callejon che stava finendo abbondantemente fuori. Ma quello che importava questa volta era la sostanza. Il Pipita non segnava su azione dal 15 dicembre, troppo tempo per un bomber come lui e contro la Lazio ha realizzato un gol pesantissimo, che vale la semifinale di Coppa Italia. Reja perde l'imbattibilità dopo cinque gare che hanno portato tre vittorie e due pareggi, proprio contro la sua ex squadra, al primo vero bivio della stagione. TURN OVER LAZIO - Reja deve applicare un turn over forzato, soprattutto in attacco. Klose assente per influenza, Floccari ceduto al Sassuolo. Il tecnico lancia il baby trio formato da Keita e Anderson, dietro a Perea nel 3-4-2-1. La difesa a tre è formata da Ciani, Novaretti e Dias. Benitez invece si affida all'esperienza di Higuain e la fantasia di Insigne, supportati dalla classe di Hamsik, che però non è ancora al meglio e si vede. E poi lancia Jorginho in regia, all'esordio dal primo minuto. LA GARA - La Lazio si chiude molto bene e lascia pochissimi spazi al Napoli. Ne esce una partita bloccata, con pochissime emozioni. Al 34' Reja perde anche Konko, che esce per infortunio. Al suo posto entra Cavanda. Al 37' i biancocelesti hanno una ghiottissima occasione per colpire in contropiede, ma Onazi non serve Keita tutto solo in area e perde il pallone facendo imbestalire Reja. Il Napoli risponde al 42' con un destro a giro bellissimo di Jorginho da posizione defilata in area che si stampa sul palo. Il primo tempo finisce senza reti, con una grossa occasione per parte. DECIDE HIGUAIN - Nella ripresa Reja inserisce Gonalez al posto di Onazi. Al 50' Higuain chiede il rigore per un intervento di Novaretti in area, ma per Banti è tutto regolare. La Lazio è messa bene in campo e continua a difendersi, senza lasciare spazi al Napoli, che fatica molto ad arrivare in porta. Con il passare dei minuti però la squadra di Benitez alza la pressione. Il tecnico spagnolo inserisce Mertens per Insigne e Pandev per Hamsik. La Lazio è in difficoltà e all'82' arriva la zampata di Higuain che decide il match. I biancocelesti nel secondo tempo si sono chiusi nella loro metà campo e alla fine hanno pagato. Sicuramente pesano le numerose assenze, soprattutto quella di Klose. Hernanes, al centro di una possibile trattativa di mercato con l'Inter è rimasto in panchina per tutti i novanta minuti. Il Napoli non ha brillato, ma ha portato a casa il risultato e adesso è pronto a lanciare la sfida alla Roma. L'andata si giocherà il 5 febbraio all'Olimpico, il ritorno il 12 febbraio al San Paolo. (Valerio Minutiello - corrieredellosport.it) |
Data |
Incontro |
Finale |
1° t. |
Marcatori |
5-02-14 |
Roma - NAPOLI |
3 - 2 |
2 - 0 |
13' pt Gervinho, 13' pt Strootman, 2' st De Sanctis (a), 25' st Mertens, 43' st. Gervinho |
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Torosidis; Strootman, De Rossi, Nainggolan (dal 15' s.t. Pjanic); Ljajic (dal 27' s.t. Florenzi), Totti (dal 20' s.t. Destro), Gervinho. (Skorupski, Lobont, Jedvaj, Romagnoli, Bastos, Taddei, Ricci, Mazzitelli). All. Garcia. NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Reveillere (dal 24' p.t. Ghoulam); Inler, Jorginho; Callejon, Hamsik (dal 20' s.t. Mertens), Insigne; Higuain (dal 39' s.t. Behrami). (Rafael, Colombo, Uvini, Britos, Dzemaili, Pandev, Zapata). All. Benitez. ARBITRO: Bergonzi (Nicoletti-Grilli/De Marco). NOTE: ammoniti Nainggolan al 39' p.t. per gioco scorretto, Inler al 40' s.t. per gioco scorretto. Recuperi: 1' nel p.t., 3' nel s.t. Roma, 5 febbraio 2014 Coppa Italia, Roma-Napoli 3-2. Doppio Gervinho, gol di Strootman, autogol di Benatia, rete di Mertens. Semifinale d'andata intensa e ricca di emozioni: la Roma trova il doppio vantaggio, trascinata dall'ivoriano, ma gli azzurri recuperano grazie ad un'autorete e al centro del nuovo entrato. Ancora l'attaccante esterno fissa nel finale il risultato. Ritorno il 12 febbraio. Bella, intensa. A ritmi altissimi, d'altri tempi. E con i giochi ancora aperti. L'andata della semifinale di Coppa Italia va alla solita Roma: compatta, ordinata e col veleno mortale a ogni fiammata sotto il diluvio dell'Olimpico. E ferale a due minuti dalla fine con un Gervinho uomo del match: doppietta pesantissima per lui in un 3-2 da applausi. La Roma era passata già al 13', quando il Napoli si arrende dopo un inizio di grande intensità, schierato di fatto con un 4-4-2 cortissimo, con Callejon arretrato sulla linea di centrocampo, gran pressing e fiammate dirette da un Hamsik in vena: Castan salva sullo slovacco al 3', Benatia su Insigne al 5', Higuain pasticcia in area servito da Callejon all'11'. Poi, la mossa vincente di Garcia. Con Callejon che frenava l'ardore di Gervinho a sinistra, il tecnico francese invertiva la fascia dell'ivoriano con Ljajic, dove il povero Reveillere (lento e sostituito al 24' dal debuttante Ghoulam per un fastidio alla coscia destra) si arrendeva alla prima vera azione giallorossa. Merito di Totti, schierato dal tecnico che manda al diavolo il turnover senza pensare al derby di domenica. Il capitano della Roma inventa un fendente a tagliare la difesa schierata servendo Gervinho a destra (sarebbe in fuorigioco, seppure di pochissimo): Reveillere lasciato sul posto, Reina saltato e gol: 1-0. La gara comincia e il Napoli è pericoloso: De Rossi salva prima che intervenga Higuain. La Roma sblocca il risultato con Gervinho, partito in posizione di fuorigioco. Albiol non riesce a intercettarlo... Al 32' il raddoppio di Strootman con un gran sinistro da fuori area. In apertura di ripresa il Napoli accorcia: Higuain. Il Napoli insiste e trova il pari con Mertens. In una stagione in cui gli uomini di Benitez non hanno mai recuperato un match in cui sono andati in svantaggio, il gol vale come un macigno sul morale del Napoli. Che ha il merito però di non arrendersi e provare a costruire gioco con tutta la squadra, cercando spazi nella ragnatela giallorossa, producendo nel primo tempo altre due occasioni: Callejon manca il pallone su cross di Higuain e De Sanctis salva su Maggio. Tanto spazio è oro per la Roma, che sfonda con Totti (Reina salva di pugno), Nainggolan (alto) e al 32' con un fendente da urlo di Strootman, che si insacca all'angolo alla sinistra di Reina per il 2-0. RIBALTONE Match chiuso? Tutt'altro. Pronti via, e al 2' della ripresa il Napoli va in gol. Insigne costruisce a sinistra, palla a Higuain che sfonda e calcia verso la porta quasi sulla linea, la palla è deviata da Benatia e prende una traiettoria stramba scavalcando De Sanctis. Un gol preziosissimo che accende il match: le squadre si allungano e cercano la soluzione con tiri da lontano con un pallone scivoloso: va male quattro volte a Ljajic (Reina protagonista due volte in tuffo) e una a Callejon. Bravo De Sanctis al 16' su botta di Insigne dentro l'area. La gara è di rara intensità e giocata su ritmi alti, anche troppo, con la precipitazione che costa cara a più riprese. Garcia inserisce Pjanic e Destro per Nainggolan (giallo, era diffidato) e Totti. Benitez si affida a Mertens al 20' (per Hamsik) e 5 minuti dopo arriva il 2-2: Callejon vince un contrasto sulla trequarti e serve il belga che sfonda per vie centrali e batte De Sanctis. La Roma prova a tornare in vantaggio usando muscoli e nervi, riuscendoci a due minuti dalla fine con un'azione velocissima, da manuale, tipo rugby: da sinistra a destra: Pjanic, Florenzi, Gervinho che sfonda a destra e beffa Reina in uscita con la difesa azzurra colpevolmente mal schierata. Scacco. Ma non matto. E' un 3-2 che però vale tanto in vista del ritorno a Napoli, quando le energie mentali e fisiche saranno provate dal derby per i giallorossi e dal Milan per gli azzurri. (www.gazzetta.it - Nicola Melillo) |
Data |
Incontro |
Finale |
!° t. |
Marcatori |
12-02-14 |
NAPOLI - Roma |
3 - 0 |
1 - 0 |
33' pt. Callejon; 3' st. Higuain, 6' st. Jorginho |
NAPOLI (4-2-3-1) Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Jorginho (dal 40' s.t. Henrique), Inler; Callejon, Hamsik (dal 31' s.t. Behrami), Mertens; Higuain (dal 37' s.t. Insigne). (Rafael, Colombo, Reveillere, Henrique, Britos, Dzemaili, Pandev, Duvan). All. Benitez. ROMA (4-3-3) De Sanctis; Torosidis (dal 3' s.t. Maicon), Benatia, Castan, Bastos; Pjanic (dal 16' s.t. Totti), De Rossi, Strootman; Ljajic (dall'11' s.t. Florenzi), Destro, Gervinho. (Lobont, Skorupski, Toloi, Taddei, Jedvaj, Romagnoli, Mazzitelli, F. Ricci). All. Garcia. ARBITRO: Rocchi di Firenze. Napoli, 12 febbraio 2014 Il Napoli vola in finale. Eliminata la Roma. Al San Paolo finisce 3-0 per la squadra di Benitez. Decidono i gol di Callejon, Higuain e Jorginho. Espulso Strootman al 79' NAPOLI - E' stata una notte da sogno, quella vissuta dal popolo di Napoli. Una vittoria schiacciante contro la Roma di Garcia, la finale di Coppa Italia conquistata e, soprattutto, la gioia di condividere tutte queste emozioni assieme a Diego Armando Maradona, di nuovo al San Paolo dopo nove anni di assenza. C'era proprio il Pibe de Oro in tribuna ad applaudire il 3-0 con il quale il Napoli di Benitez ha travolto gli avversari. Una vittoria netta, senza discussioni, arrivata al termine di una partita dominata, soprattutto dalla mezz'ora in poi. Callejon, Higuain e Jorginho hanno messo i loro nomi su una serata da incorniciare, una serata che ha spalancato le porte alla finale diCoppa contro la Fiorentina il prossimo maggio. CALLEJON CAMBIA TUTTO - Garcia stravolge l'undici iniziale mettendo in campo Ljajic e Bastos dal primo minuto e tenendo fuori a sorpresa Maicon. Destro vince il ballottaggio con Totti. Dall'altro lato tutto confermato nel Napoli con Mertens preferito a Insigne. La Roma nella prima mezz'ora se la batte alla pari con i partenopei poi il gol di Callejon alla mezz'ora cambia tutto. Il primo brivido arriva dopo tre minuti ed è un'occasione colossale per la squadra di Garcia: cross basso di Ljajic per Destro che sotto misura colpisce a botta sicura trovando il corpo di Reina a ribattere la conclusione. Il Napoli si sveglia al quarto d'ora con un errore di De Rossi che lancia Mertens in contropiede, il diffidato Benatia è costretto al fallo che gli costa il cartellino. Poco dopo è Hamsik a cercare il gran gol dalla distanza peccando di precisione. Il Napoli pressa, la Roma si copre, pronta a ripartire. Gervinho, però, è l'unico fra gli attaccanti a convincere. Ljajic è nervoso e viene ingenuamente ammonito per proteste dall'arbitro Rocchi. La Roma ha un'altra grande occasione al 25' prima con Gervinho e poi con Ljajic ma sfortuna e imprecisione non permettono ai giallorossi di siglare il vantaggio. La rete, invece, arriva al 33' e la realizza Callejon, bravissimo di testa a sfruttare un cross perfetto dalla destra di Maggio. Il vantaggio spegne la Roma che accusa pesantemente senza riuscire a rispondere. Hamsik prova un pallonetto in contropiede alto di poco. Il centrocampo capitolino perde pericolosamente un paio di palloni che il Napoli non riesce a sfruttare a dovere. Strootman si vede meno del solito, Bastos sulla sinistra ci mette cuore e polmoni ma non riesce a dare la stessa spinta offensiva di Maicon. RIPRESA, SHOW SOTTO GLI OCCHI DI MARADONA - La ripresa si apre con l'ingresso al San Paolo di Maradona, accolto con un'ovazione da tutti gli spettatori presenti. Neanche il tempo di sedersi che per il Pibe de Oro è già tempo di esultare. Prima Callejon sfiora il raddoppio, poi dall'angolo arriva il 2-0 siglato di testa da Higuain, bravo ad anticipare Torosidis. E' il delirio al San Paolo. Passano due minuti e il tris è completo: verticalizzazione di Mertens che taglia a fette la difesa della Roma e permette a Jorginho di battere in solitudine De Sanctis. E' un 3-0 che sa di titoli di coda sul match. Strootman prova a riaprire il discorso realizzando un gol che l'arbitro annulla per fuorigioco. La Roma tira di nuovo fuori la testa grazie anche ad un Napoli che sembra voler rifiatare dopo l'abbuffata di reti. Gervinho e Destro sprecano da buona posizione, Garcia leva uno spento Ljajic per inserire Florenzi. Il Napoli non sta a guardare e Higuain al 60' esalta i riflessi di De Sanctis. Pjanic su punizione spaventa Reina prima di uscire per dare spazio a Totti. Destro ha un'altra opportunità su un lancio illuminante di De Rossi ma davanti al portiere del Napoli spara incredibilmente alto. La parola fine alla partita la mette Strootman che al 79' si fa espellere dall'arbitro Rocchi per un applauso ironico dopo aver ricevuto un giallo per un fallo su Callejon. Benitez regala gli ultimi dieci minuti a Behrami e Insigne. Al triplice fischio è festa grande per il Napoli che, sotto gli occhi di Maradona si prende la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina il prossimo maggio allo stadio Olimpico. (gazzetta.it - Simone Zizzari). |
Data |
Incontro |
Finale |
!° t. |
Marcatori |
3-05-14 |
Fiorentina - NAPOLI |
1 - 3 |
1 - 2 |
11' pt Insigne, 17' pt Insigne, 28' pt Vargas; 47' st Mertens |
FIORENTINA (4-3-1-2): Neto; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Pasqual (dall'11' s.t. Mati Fernandez); Aquilani (dal 38' s.t Matri), Pizarro, Vargas; Borja Valero; Ilicic, Joaquin (dal 27' s.t. Rossi). (Rosati, Diakite, Compper, Bakic, Fernandez, Ambrosini, Wolski, Anderson, Matos). All. Montella NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Henrique, Fernandez, Raul Albiol, Ghoulam; Jorginho, Inler; Hamsik (dal 19' s.t. Mertens), Insigne (dal 36' s.t. Behrami), Callejon; Higuain (dal 26' s.t. Pandev). (Colombo, Dublas, Revelliere, Britos, Maggio, Zuniga, Mesto, Dzemaili). All. Benitez. Roma, 3 maggio 2014 Il Napoli conquista la quinta Coppa Italia della sua storia. Lo fa battendo la Fiorentina 3-1 nella finale dell'Olimpico, una partita iniziata in un clima surreale dopo il ferimento di tifosi azzurri nel pre partita. La squadra di Benitez vince grazie ad una partenza sprint in cui rifila due gol agli avversari con un super Insigne. Poi il risveglio viola con Vargas, ma non basta perche' il Napoli resiste e nel finale colpisce ancora con Mertens (nonostante l'espulsione di Inler al 78'). CHE INSIGNE! - Il Napoli vinse due anni fa. Sollevo' la coppa Italia, poi ha chiuso con Mazzarri ed e' ripartito da Benitez. Piazzare subito un altro trofeo in bacheca vorrebbe dire agevolare la partenza di un nuovo ciclo. Alla Fiorentina guardavano al traguardo "finale" come un miraggio: le mensole sui cui esibire i riconoscimenti, nell'era Della Valle, erano rimaste vuote. Ognuno, insomma, aveva i suoi validissimi motivi per cercare la gloria. Non poteva giocarsela al meglio, Montella. Dell'attacco esplosivo studiato in estate non era rimasto piu' nessuno: fuori Cuadrado, Gomez e Rossi. In campo tre alternative adattate all'emergenza. Ilicic centravanti (non lo e'), Joaquin seconda punta (e' un esterno), Borja Valero trequartista (lui che di norma illumina la mediana). Schieramento alternativo dunque, con Vargas inserito sul centro sinistra e Neto incerottato spedito in porta. L'uomo d'oro del gol, il Napoli lo aveva invece recuperato: Higuain dentro dal 1', con Hamsik, Insigne e Callejon tridente operativo alle sue spalle. Dieci minuti ed e' subito Napoli: l'occasione di Higuain ribattuta sulla linea da Borja Valero. E poi il gioiello di Insigne per il vantaggio. Contropiede azzurro, Hamsik in verticale per il piatto a giro del 24 di Benitez. E prima del quarto d'ora chance per il raddoppio: Higuain, in spaccata, non arriva sul suggerimento dalla destra. Ok, il 2-0 si fa comunque, al 16': ancora Insigne dopo un azione di potenza del Pipita, palla che sorprende l'intera difesa viola e raddoppio di sinistro, con deviazione di Tomovic nella sua porta. Al 28' pero' una partita che sembra chiusa dopo meta' del primo tempo pare riaprirsi. Ilicic tocca di tacco per Vargas che va: il sinistro fulmina Reina. L'incredibile pari allo scadere e stoppato dalla bandierina del guardalinee: sulla punizione di Ilicic la tocca Aquilani in leggerissimo fuorigioco. ECCO PEPITO, ma segna Mertens - Pipita (Higuain) fa la sua partita di lotta e di sostanza. Soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa tocca invece a Pepito, ed e' una delle emozioni maggiori. Rossi rientra dopo l'infortunio del cinque gennaio scorso. La Curva viola lo omaggia con un'ovazione, lui scatta subito e va a dar sostegno allo spuntato attacco di Montella. Anche se l'occasione e' per Pandev: davanti a Neto, fa flop. Poi pure Matri rinforzera' il reparto offensivo viola, ma chance-¦zero. La palla del pari ce l'ha Ilicic (con il Napoli in 10 uomini per l'espulsione per doppia ammonizione di Inler), fallita clamorosamente a un passo da Reina. Segna invece Mertens, subentrato ad Hamsik, in contropiede. Arriva la fine di una notte comunque amara. In cui, almeno un po', puo' sorridere il Napoli. |
Coppa Italia 2012 - 2013 |
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