Fase a gironi - 4 giornata |
Finale |
1.tempo |
Marcatori |
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04-11-2010 | Liverpool - NAPOLI |
3 - 1 |
0 - 1 |
28' pt. Lavezzi, 31' st. Gerrard , 42' st. Gerrard (r), 43' st. Gerrard. |
Liverpool : (4-5-1): Reina; Johnson, Carragher, Kyrgiakos, Konchesky; Shelvey, Spearing, Meireles, Poulsen (20' s.t. Eccleston), Jovanovic (1’ s.t. Gerrard); Ngog (dal 36' s.t. Lucas). All. Hodgson. Panchina: Hansen, Kelly, Skrtel, Wilson. |
NAPOLI: (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena: Hamsik (dal 38' s.t. Yebda), Lavezzi; Cavani. Panchina: Gianello, Santacroce, Grava, Zuniga, Sosa, Dumitru. |
Ammoniti: Johnson, Dossena, Campagnaro, Kyrgiakos, De Sanctis |
Angoli: 2 - 5 |
Recupero: 0 e 2' |
Note: presenti circa 5.000 tifosi azzurri. |
Arbitro: Fautrel. |
Cronaca: Gerrard-3 rianima il Liverpool. Napoli, sconfitta e rimpianti. Ad Anfield la squadra di Mazzarri cede 3-1 dopo essere passata in vantaggio con Lavezzi al 28' del primo tempo e aver dominato per 45'. L'ingresso del capitano, autore di una tripletta, trasforma i suoi, che guidano il girone con 8 punti; Steaua Bucarest a 5, Napoli e Utrecht a 3. LIVERPOOL, 4 novembre 2010 - Il Napoli domina per 30', e regge alla grande per 45', poi deve inchinarsi al Capitano. Steven Gerrard, infatti, tenuto in naftalina da Hodgson nel primo tempo, entra nella ripresa e con una tripletta risolleva le sorti di un incontro che per il Liverpool si era messo in salita, dopo il gol di Lavezzi al 28' del primo tempo. Adesso il passaggio di turno per gli azzurri è in salita. Personalità Mazzarri si gioca sul mitico prato verde di Anfield le sue carte migliori, schierando dal via il tridente Hamsik-Cavani-Lavezzi; Hodgson, invece, lascia un asso, Torres, in tribuna e un altro, Gerrard, in panchina, e si dispone con Ngog unica punta. Il Napoli sente l'evento e ci crede, il Liverpool, forse, ha la testa alla sfida di domenica con il Chelsea, come se con la mediocre stagione che sta disputando potesse pure permettersi il lusso di scegliere. Fatto sta che il Napoli aggredisce gli spazi e gli avversari fin dall'avvio. Nella prima mezzora, dei Reds si segnala solo Meireles, ma per due interventi in ritardo, di cui uno in scivolata su De Sanctis, che vanno oltre il normale agonismo. Il resto è solo Napoli. Al 13’ Reina deve uscire per anticipare Lavezzi; al 20’ Cavani, ottimamente lanciato dal Pocho, sul filo del fuorigioco, da buona posizione scaglia alto sulla traversa; al 24' Lavezzi potrebbe capitalizzare meglio un errore in alleggerimento dei Reds, ma il suo tiro pericoloso sibila a lato della porta di Reina. È il rumore che precede la valanga: sempre il Pocho, su assist di Cavani, al 28’, infila in velocità la difesa impreparata del Liverpool e poi batte Reina in uscita bassa per il gol dell’1-0. Meritatissimo. La reazione dei Reds è in due occasioni, al 30’ con Ngog, il cui tocco finisce a lato, e al 37’ con Johnson, che impegna De Sanctis in un intervento in due tempi. Ma sono punture di spillo, che non scalfiscono il dominio azzurro dei primi 45'. La ripresa Nella ripresa entra Gerrard, e con il suo capitano, il Liverpool si scuote e si trasforma. Al 5' Maggio ha il match ball, di testa, con uno stacco dall'area piccola che finisce fra le braccia di Reina, ma dopo c'è solo la marea rossa che sommerge Anfield. Al 6' De Sanctis salva sulla girata da pochi metri di Ngog, strozzando in gola l'urlo della Kop. Il Napoli concede a Shelvey, al 15', una buona palla, con un colpo di testa goffo, e trema seriamente al 20', quando Meireles, su pasticcio della difesa azzurra manda a lato a colpo sicuro. Adesso il Napoli concede metri di campo al Liverpool e va vicino al capiotombolo, al 27', quando Gerrard, su punizione, sfiora il palo. Il Napoli è alle corde, barcolla e cede. Shelvey è autore di una serpentina pericolosa ai limiti dell'area, Dossena recupera, ma sul suo retropassaggio al portiere interviene in scivolata Gerrard, che in spaccata segna il pari: 1-1. Il crollo Adesso il Liverpool ci crede, i nervi degli azzurri saltano: Aronica, prima rischia il rosso, poi provoca il fallo da rigore, su Johnson, che Gerrard non sbaglia: 2-1 al 43' e il Napoli si mangia la mani. Ma non è finita: ancora uno svarione degli azzurri e Gerrard timbra la sua tripletta, battendo De Sanctis in uscita. Una grande reazione di cuore di Gerrard e del Liverpool, una punizione eccessiva per il generoso, ma ingenuo Napoli: questa di Anfield somiglia tanto a una salutare lezione su cui poter costruire un brillante futuro. (www.gazzetta.it - Massimo Brizzi) |
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