Fase a gironi - giornata 6
Finale
1.tempo

Marcatori

7 dic. 2011
Villareal - NAPOLI
0 - 2
0 - 0
20' s.t. Inler e 32' s.t. Hamsik
VILLAREAL: (4-4-2): Diego Lopez; Angel Lopez, Zapata (dal 31' s.t. Gonzalo Rodriguez), Musacchio, Oriol; De Guzman, Senna (dal 28' s.t. Joselu), Bruno Soriano, Perez; Nilmar (dal 19' s.t. Camunas), Marco Ruben. (Sanchez, Marchena, Gaspar, Gullon). All. Garrido.
NAPOLI: (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga (dal 47' s.t. Grava); Hamsik (dal 34' s.t. Dzemaili), Lavezzi; Cavani (dal 37' s.t. Pandev). (Rosati, , Fernandez, Dossena, Santana). All. Mazzarri.
Ammoniti: Angel Lopez, De Guzman, Perez, Zapata, Campagnaro
Espulsi: Mazzarri al 9' del s.t. per comportamento non regolamentare
Angoli: 4-14.
Recupero: 1', 4'
Note: Spettatori 15 mila circa
Arbitro:Moen (Nor), assistenti Haglund, Andas

VILA-REAL (Spagna), 07 dicembre 2011

Napoli, grande impresa. Vola agli ottavi di Champions. Gli azzurri vincono 2-0 sul campo del Villarreal nell'ultima giornata della fase a gironi di Champions: reti di Inler e Hamsik. Grande prestazione di Lavezzi, trascinatore decisivo. Nel primo tempo i partenopei sono spenti, falliscono l'unica occasione con Zuniga e rischiano sul palo di Ruben. Espulso Mazzarri all'inizio del secondo tempo.

Il Napoli più brutto completa l'impresa più bella e vincendo al Madrigal, dove mai nessuna italiana era riuscita, centra gli ottavi di finale di Champions, qualificandosi dal girone più difficile della coppa dalle grandi orecchie. Dopo aver impressionato l'Europa con prove eccellenti contro il Manchester City e il Bayern Monaco, la squadra azzurra rimane a lungo frenata nella partita della vita, che fatica parecchio a vincere contro un avversario dignitoso, ma non certo arrembante. Ma non è il momento di fare gli esteti, tutto il gruppo di Mazzarri merita un grande applauso per aver compiuto 'qualcosa di stratosferico', come ha sottolineato lo stesso allenatore. Se l'Italia calcistica riprende credibilità a livello internazionale, lo deve anche a questo gruppo granitico. Perché era da 3 anni che l'Italia non portava 3 squadre agli ottavi (allora Inter, Juve e Roma), ma soprattutto da troppo tempo non era la nazione che portava più formazioni di tutte nelle prime 16. Dall'impeccabile De Sanctis al capitano napoletano Cannavaro; dall'incredibile Aronica al risolutivo Inler, per concludere col trio meraviglia, regaliamo all'Europa nuovi protagonisti che chissà non possano continuare a esserlo anche in febbraio negli ottavi.

Deserto Madrigal - Spalti con ampi spazi vuoti, perché i tifosi locali hanno un po' abbandonato il Villarreal che delude in Europa come in Spagna. E così a sentirsi sono solo i circa 3 mila napoletani arrivati con ogni mezzo fin qui. Garrido presenta una formazione rabberciata, dovendo rinunciare all'ultimo anche a Borja Valero, causa problemi gastrici. Mazzarri invece manda in campo il meglio, optando per Zuniga a sinistra e lasciando in panca Dossena.

Zuniga che hai fatto - L'inizio del Napoli è molto contratto, si avverte il peso della posta in palio. E quando dopo soli 4', su bello schema da calcio piazzato, Lavezzi lancia solo in porta Zuniga (in fuorigioco altri 2 ma non lui) che divora un'occasione incredibile, la tensione in campo aumenta ancora di più. Per fortuna poco dopo, sul tiro di Ruben dal limite è attento De Sanctis che si salva in angolo anche con l'aiuto del palo. Ancora Zuniga ha un buon pallone allungato di testa da Cavani, ma il suo tiro viene deviato in angolo anche con un braccio molto alto da Angel Lopez, Moen vicino all'azione indica il corner.

Che brutto Napoli - Non riesce proprio a giocare come sa, la squadra azzurra. Fatica nei disimpegni, il pressing alto funziona a singhiozzo, soprattutto manca quella rapidità e profondità nell'azione che hanno reso protagonisti anche in Europa Lavezzi e compagni. Mazzarri dalla panchina si sbraccia e cerca di sistemare posizioni e movimenti. E che le cose non girino per il verso giusto lo si capisce quando Campagnaro con un retropassaggio a metà strada per il portiere, lancia Nilmar e De Sanctis si salva con i piedi fuori dalla propria area. Un bel tiro di Hamsik, fuori di poco, non basta per imprecare al mancato vantaggio. Non è così che si può vincere questa gara, che il Villarreal gioca con dignità ma senza mai riuscire ad affondare più di tanto i colpi.

Mazzarri fuori di testa —- La ripresa inizia con una respinta di De Sanctis su sinistro insidioso di Perez. Non va. Il Napoli non riesce proprio a cambiare passo e rischia quando Nilmar di testa lancia De Guzman che s'impappina solo davanti a De Sanctis che gli ruba palla. Ma sorprende anche il comportamento di Mazzarri, che perde la testa e su una palla contesa davanti alla propria panchina dà uno spintone a Nilmar, che costringe l'ad espellere il tecnico livornese. Un Napoli disorganizzato e senza idee, prova a mettere pressione agli spagnoli, ma da 3 angoli consecutivi vien fuori ben poco.

Sinistro storico —- E così mentre il pubblico napoletano alza i cori per cercare di spingere i propri beniamini, di colpo la partita si sblocca, quando Inler dai 20 metri lascia partire un sinistro violento, ma non angolatissimo, che Diego Lopez non legge per tempo e rimane fermo. Esplode il Matrigal partenopeo e di lì a poco il Napoli rischia il raddoppio con una girata di Lavezzi, sulla quale stavolta il portiere iberico è attento

Il marchio di Hamsik —- Ma arriva anche il gol della sicurezza. Lo mette a segno l'abitudinario Hamsik (terzo gol al Sottomarino) lasciato solo soletto nell'area piccola, sull'ennesimo calcio d'angolo di Lavezzi. Marek dedica il gol alla moglie incinta. Mentre sugli spalti parte il coro ''O Surdato nnammurato'. De Sanctis fa in tempo a strappare altri applausi per una strepitosa parata su Joselu. Finisce con un brutto gesto di Gonzalo su Aronica. Ma è troppa la gioia e la musica napoletana riecheggia nella terra valenciana. L'oro di Napoli è qui. (www.gazzetta.it - Maurizio Nicita)

Il gol di Inler
La gioa del 1° gol
Il gol di Hamsik
L'esultanza di Hamsik

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