Fase a gironi - giornata 1
Finale
1.tempo

Marcatori

14 sett. 2011
Manchester C. - NAPOLI
1-1
0-0
24' s.t. Cavani, 30' s.t. Kolarov
MANCHESTER CITY: (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Kompany, Lescott, Kolarov; Y.Tourè, Barry; Silva, Aguero, Nasri (dal 31’ s.t. Clichy); Dzeko (dal 36’ s.t. Tevez). (Pantilimon, Richards, Savic, Johnson, K.Tourè). All: Mancini.
NAPOLI: (3-4-2-1): De Sanctis; Camapagnaro, P.Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik (dal 44’ s.t. Santana), Lavezzi (dal 12’ s.t. Dzemaili); Cavani (dal 39’ s.t. Pandev). (Rosati, Rideleff, Fernandez, Dossena). All: Mazzarri.
Ammoniti: Zabaleta, Maggio, Cannavaro, Aronica e Inler per gioco scorretto. Angoli. Recupero
Espulsi: -
Angoli: 9-7
Recupero: 1' p.t.; 3' s.t.
Note: Spettatori 35.000. (con circa 3.000 tifosi del Napoli)
Arbitro: Eriksson (Svezia)

MANCHESTER (Ing), 14 settembre 2011

Grande Napoli, City sorpreso. A Manchester finisce 1-1. Splendida prestazione degli azzurri al loro esordio in Champions. Traversa di Lavezzi, salvataggio sulla linea di Kompany. Poi il gol di Cavani e il pareggio di Kolarov su punizione.

Glielo avessero detto prima avrebbe detto: "Magari". Ma il Napoli a Walter Mazzarri regala una soddisfazione enorme, perché impone al Manchester City Il tiro di Cavani per il momentaneo 0-1.l'1-1 che, conti alla mano, gli va un po' stretto. Non tanto per la traversa colpita da Lavezzi (il Manchester lo fa con Touré poi con Aguero). Bensì per il salvataggio sulla linea di Kompany al 49' sulla girata al volo di Hamisk. Un gol cercato con rabbia e grande gioco. Al Napoli va infatti il merito di domare la formazione di casa e di venir fuori alla distanza fino a sfiorare la vittoria. Adesso il destino del gruppo A non è poi così scontato. Il Napoli, insomma, si tira giù la maschera anche in Europa e lo fa all'insegna del grande calcio.

CHAMPIONS MAGIE ED EMOZIONIJuan Camilo Zuniga per Dossena. E' l'idea finale di Mazzarri che per l'esordio in Champions non bada a spese e se la gioca. Schiera il suo 3-4-2-1, con Hamsik e Lavezzi alle spalle di Cavani, pur sapendo che Roberto Mancini ha educato il City al pressing e all'arte di far girare la palla. Ma nei 46 minuti che compongono il primo tempo il dominio nel possesso palla (oltre il 70 perr cento) potrebbe far pensare a un dominio esagerato dei britannici. E invece il Napoli ribatte con sicurezza e spesso schizza via in contropiede sulle ali di Lavezzi che iscrive la prima occasione del match: uno splendido destro a giro in area che va a impattare sulla traversa; roba da mangiarsi le mani, essendo Hart nettamente battuto.

Sacrificio — Che bel Napoli. Compatto e organizzato in difesa, in cui si sacrificano anche i tre attaccanti Lavezzi, Hamsik e Cavani, raddoppiando a dovere e facendo valere una evidente fisicità. Loro, gli inglesi, hanno piedi buoni. Ci mancherebbe altro con quel ben di Dio che c'è davanti. Nasri, Aguero e Silva elencano numeri d'altra L'esultanza di Cavani dopo il gol del vantaggio.scuola; Dzeko terrorizza con passi da sette leghe, ma alla fine l'occasione, eccetto qualche uscita provvidenziale di De Sanctis, è una sola e fa pari e patta con quella di Lavezzi: una traversa di Yaya Touré, che in fin dei conti sbaglia clamorosamente la rete. L'unico neo degli azzurri di casa nostra? Di arretrare troppo e lasciare spazio alle giocate del City. Ma l'importante è reggere.

Salvatutto — Scatta la ripresa con un bel po' di Napoli in più, perché al 4' Kompany compie un miracolo pazzesco, spazzando sulla linea la palla calciata al volo da Hamsik da posizione defilata, con Hart superato. Il City capisce che gli italiani sono un osso duro. Mancini chiede ai suoi di ragionare di più, di avere più pazienza. Intanto Lavezzi - grandissimo primo tempo - alza bandiera bianca, per un problema muscolare. Mazzarri lo sostituisce con Dzemaili, passando di fatto a un 3-5-1-1. Ma l'uscita dell'argentino non cambia lo stato delle cose. Anzi, il Napoli alza il suo baricentro e aumenta il peso del pressing. E dopo lunghi fraseggi e possesso palla, ecco il magico contropiede che porta Cavani a infilare Hart. Vantaggio meraviglioso. Strameritato. Scontata la reazione del City, che prima fa le prove con Aguero, palla sulla traversa, e poi coglie il pari con una punizione chirurgica di Kolarov, concessa con troppa benevolenza da Eriksson, che De Sanctis neanche vede. La rete dell'ex laziale, che lascia a Clichy, scatena i britannici a caccia della vittoria. Mancini, anzi, dopo Johnson per Nasri, inserisce Tevez al posto di Dzeko. Mazzarri risponde con Pandev per Cavani, utile per non allungare la squadra. Ma basta così: il Napoli pareggia ma conquista rispetto a Manchester. E soprattutto acquisisce credibilità nei propri mezzi. E domenica c'è il Milan al San Paolo. (www.gazzetta.it - Gaetano De Stefano)


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